domenica 27 novembre 2011

Il tempo delle azioni quotidiane di Jan Vermeer

Molto di quello che scrivo qua nel blog mi viene suggerito da frasi che a volte mi capita leggere o sentire nella vita quotidiana ed è proprio la vita quotidiana, la presenza in essa il soggetto di questo mio post.
In questo libro si parlava di come il pittore Jan Vermeer abbia ritratto donne intente in un'attività che può sembrare banale, ma illuminata da una luce particolare.
Se non sapete chi è Vermeer vi dico che è lui che ha dipinto il famoso quadro La ragazza con l'orecchino di perla anche se prima del libro e del film omonimi lo conoscevo come La ragazza con il turbante.
Comunque, è una luce particolare quella dei dipinti che verranno, una luce che le donne conoscono bene. Troppe volte accusate di essere frivole, in realtà stanno svolgendo piccole attività quotidiane dove lei presente.
E' un atto quasi sacro (un po' come quello del filare raccontato qui).
E' un tempo effimero eppure dilata la nostra percezione su di esso: il tempo come lo conosciamo non esiste più, non ci spaventa più niente e ci sembra di essere eterni.

Vi lascio alle immagini e provate a sentire il gesto teso, la luce gentile e lo sguardo intento di queste donne.
In quel momento appartengono solo a loro stesse.


La lattaia o La donna di cucina, 1660 ca.


La merlettaia, tra il 1669 e il 1670


Donna che legge una lettera ad una finestra aperta, 1657


Giovane donna con collana di perle, 1662 ca.


Giovane donna con un liuto vicina ad una finestra, 1663 ca.


Giovane donna con un boccale d'acqua, tra il 1660 e il 1662


Donna che tiene una bilancia, tra il 1662 e il 1663


La vita quotidiana è fonte inesauribile di sorprese se si è presenti e per cominciare basta partire dalle piccole cose.
Solo allora vedrete la luce che c'è in questi quadri.

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