mercoledì 31 ottobre 2012

- 7 giorni alla scadenza del concorso su Aulonia

Allora ragazzi, mancano esattamente 7 giorni allo scadere del concorso su Aulonia. 


Ripeto: 

1° iniziativa: realizzare delle domande che abbiano come referente Aulonia. Potete chiederle quello che volete se avete delle curiosità, o avete bisogno di spiegazioni. 


2° iniziativa: realizzare un lavoro sul mondo di Aulonia. Potete scrivere una poesia, un racconto, disegnare ecc... quello che vi viene in mente.


Dovete mandare i lavori alla mia e-mail: vigele_83@libero.it con oggetto Il mondo di Aulonia


Il 6 novembre scade. 

Il 7 posterò pubblicherò le domande con le risposte e l'8 i 3 lavori vincitori

Al primo selezionato spetterà un disegno su Aulonia che realizzerò appositamente. 

Una sola regola: essere iscritti ad entrambi i miei blog. 


Per entrare nel mondo di Aulonia, basta cliccare sul dipinto della bambina bionda a destra. 

Vi raccomando, se siete nuovi, di leggere dal primo post che ho realizzato. Non vi preoccupate non sono tanti e i post sono brevi quindi non sarà come leggere un romanzo o un'intera trilogia di chissà che cosa.





Partecipate, partecipate, partecipate...



P.S.: Domani 1 novembre andrò al Lucca Comics.


domenica 28 ottobre 2012

La differenza tra fiaba e favola

Premessa: questo post è stato ispirato da un capitolo del libro Il mondo incantato di Bruno Bettelheim dove appunto si spiegava la differenza tra fiaba e favola ma a parte l'affidarsi alle due storie e alla citazione finale, tutto il resto è farina del mio sacco.


Fiaba e favola... Due termini che spesso si accompagnano, ma che non sono sinonimi.

Come fare a distinguere l'uno dall'altro? 
Spesso si dice che la fiaba è quel racconto dove ci sono le fate o comunque incantesimi mentre la favola è dove ci sono gli animali soprattutto parlanti.
Non è così poiché anche anche nelle fiabe alcune volte ci sono gli animali parlanti (e non sto parlando delle versioni disneyane)
Allora cos'è che fa la differenza? La morale o meglio la sua presenza.
I due tipi di racconto vogliono essere educativi e quindi un insegnamento lo devono avere.
Il punto della questione non è il cosa, ma il come.

Nella favola la morale è alla fine, è la "giusta" conclusione mentre nella fiaba è nascosta e non è una frase, ma l'intero percorso narrativo.


Qualche esempio? Prendiamo in esame la favola della formica e della cicala e la fiaba dei tre porcellini.
Ci sono animali parlanti in entrambi e sembrano trattare lo stesso argomento ovvero non stare lì a bighellonare solo che il modo di raccontare è totalmente diverso.

Immagino che le conosciate entrambe.
Comunque, ne La formica e la cicala abbiamo questa cicala che in estate non fa che oziare e le formiche invece lavorano. 



illustrazione di Charles Henry Bennett, 1857

sabato 27 ottobre 2012

I film d'animazione Disney (e non) nella loro lingua madre

Su Youtube mi diverto a sentire le canzoni in versione multilanguage ovvero una canzone suddivisa in tante versioni linguistiche oppure anche a vedere le classifiche. Anche se amo le sonorità dell'italiano, è interessante sentire i diversi suoni di ogni lingua.
Spesso poi ci sono diversi commenti che fanno: Ehi, nella realtà sarebbe davvero così.
Sì, perché i cartoni della Disney possono ben dire di aver abbracciato il mondo intero.
Quindi come sarebbero i cartoni Disney nelle loro lingue originali? E per originale intendo la lingua madre del film. Non metterò gli spezzoni dei film ambientati in luoghi dove si parla lingua inglese. Mi occuperò delle altre lingue
Alcuni film li ho dovuti saltare perché non si trovavano nella loro lingua o perché non so bene in quale posto stanno. Spero che le mie scelte siano di vostro gradimento. Alcune poi erano obbligate visto che c'erano pochi video. Molti video poi sono canzoni poiché sono più facili da trovare e più diffusi di semplici spezzoni in parlato.

Partiamo subito con lei, Biancaneve e i sette nani (1937) e visto che la fiaba è di origine tedesca, ecco alcuni spezzoni della versione teutonica. Ecco a voi Schneewittchen und die Sieben Zwerge.



(ho tolto il pezzo con la matrigna perché non si sentiva molto bene)




venerdì 26 ottobre 2012

Le fiabe del Becco Giallo

E' notte mentre sto scrivendo. E' il tempo dei sogni, il tempo delle fiabe e delle favole.
Tutti almeno una volta le hanno conosciute , ma quello che vi chiedo è: come?
Da alcuni decenni ci sono diverse collane che si occupano di raccontare fiabe attraverso libri illustrati e cassette che raccontano le storie. Erano le fiabe audiovisive.
La collana "Fiabe sonore" della Fabbri credo che la conosciate anche per sentito dire. Leggendo la sua pagina wikipedia si viene a sapere che hanno una bella età di quasi 50 anni e continuano adesso.
Diversi strumenti hanno accompagnato la lettura: prima i dischi, poi le cassette e ora i cd, ma la fiaba rimane sempre la stessa.
La canzone A mille ce n'è è diventata riconoscibile, l'emblema dell'infanzia, talmente famosa da essere usata anche per una pubblicità di telefonia così come la fine di ogni fiaba raccontata dal cantafiabe (Salverio Pisu)
Da questa collana nacquero I cuccioli con lo stesso cantafiabe

Ma la collana di fiabe audiovisive di cui desidero parlarvi è Becco Giallo della Mursia e ovviamente anche questa ha una canzone che l'accompagna e che chiude.





Ancora adesso conservo i libri che mi compravano i miei adorati nonni materni.
Ogni volume poi aveva un suo profumo.


domenica 21 ottobre 2012

Notizia importante per voi lettori (aggiornato)

Ciao a tutte e tutti,
vi vorrei ricordare che il 6 novembre scadono quelle due iniziative legate al mondo di Aulonia.
Nella colonna a destra proprio all'inizio potete trovare le informazioni. Se volete qualcosa di più dettagliato ecco il link del post.
ATTENZIONE: Avevo detto che non avevo niente da offrirvi, ma ora invece devo correggermi perché intendo mettermi in gioco anch'io ovvero a chi esegue il migliore lavoro della seconda iniziativa spedirò un mio disegno realizzato apposta su Aulonia.
Adesso avete un motivo in più per partecipare.
Se poi quest'iniziativa vi interessa molto, vi chiederei di dirlo anche ad altri SE desiderate.
Allora ricapitolando:

regola: essere iscritti ad entrambi i blog (questo e quello su Aulonia)

1° iniziativa: pensare a delle domande (quante ne volete) su Aulonia e il suo mondo;
2° iniziativa: realizzare un lavoro (una poesia, un racconto, un disegno o altro ancora) su Aulonia e il suo mondo.

Scadenza: 6 novembre
Il 7 pubblicherò le domande con le risposte.
L'8 i 3 lavori vincitori




A presto allora


Aggiornamento 23 ottobre 2012: 
Alla fine ho cambiato "avvertimento" con il titolo che vedete. L'ho fatto perché "avvertimento" mi sembra piuttosto da minaccia e di sicuro non è il mio intento ;)

Aggiornamento 25 ottobre 2012:
Ho deciso di posticipare la data di scadenza così per permettere a molti altri di partecipare. Avverto perché sarà l'unico posticipo: non mi sembra giusto tirarla troppo per le lunghe per coloro che hanno già mandato i lavori.

venerdì 19 ottobre 2012

Sirene: da Omero ai giorni nostri

Qualche post fa ho parlato delle donne del mare e adesso voglio parlare di donne speciali: le sirene
Le sirene hanno da sempre affascinato noi comuni mortali.
Come quasi tutte le creature ibride, hanno dalla loro l'ambiguità eppure sembra che le sirene ne siano più consapevoli.
Eccovi alcuni dipinti:


Una sirena di John William Waterhouse, 1900


Studio per il quadro precedente

martedì 16 ottobre 2012

Due iniziative per voi lettori sul mondo di Aulonia

Oggi sono in bici e mi viene in mente di realizzare due iniziative sul mondo di Aulonia.
Perché? E chi lo sa?!
Non è il compleanno del blog né ho raggiunto qualcosa da festeggiare, ma forse proprio questo è il bello: non c'è niente da festeggiare, ma questa idea mi è venuta lo stesso.

Allora in cosa consistono le due iniziative?

Una sola è la regola: essere iscritti ad entrambi i miei blog.


Benissimo. 
Chiara la regola ecco la prima: pensare a delle domande su Aulonia e il suo mondo. Potete pensare a qualsiasi cosa, ma ovviamente deve essere qualcosa di sensato se no non la considererò nemmeno. Le domande dovranno essere fatte ad Aulonia stessa e lei vi risponderà.

seconda iniziativa (e qui facciamo le cose in grande): realizzare qualcosa su Aulonia e il suo mondo. Può essere un racconto, una poesia, un disegno... qualsiasi cosa vi possa ispirare. 

Non li ho chiamati concorsi perché non ho niente da offrirvi. E allora direte: io cosa ci guadagno? Beh, vi mettete in gioco. Può bastare come risposta?!


Sia le domande che il vostro lavoro li mandate alla mia e-mail ovvero vigele_83@libero.it con oggetto "mondo di Aulonia".

Il termine di queste due iniziative è il 6 novembre.
Il 7 pubblicherò le domande con le risposte e l'8 pubblicherò le 3 opere vincitrici con la conseguente motivazione. Sappiate che solo io sarò la giudice.

E' anche un modo per fare una ragnatela tra i diversi blog e quindi anche tra i blogger.

Spero che parteciperete in tanti. 




Aulonia vi ringrazia anche se non sembra. E' un po' timida ;)


Modificato


lunedì 15 ottobre 2012

Little Nemo in Slumberland

I doodle di Google riservano delle sorprese
Oggi il doodle è dedicato al 107esimo anniversario di Little Nemo in Slumberland e stupisce per la sua complessità.
Infatti coglie l'atmosfera del fumetto di Windsor McCay: un continuo precipitare da un sogno all'altro.



Nemo è un piccolo avventuriero, un bambino comune di età non precisa (alcuni dicono 7 anni altri 10) che trascorre le sue avventure nei sogni il tutto per incontrare la Principessa di Slumberland.
Ma credo che per godere le sue opere bisogna vederle perciò vi metterò le immagini in misura extralarge così voi possiate vederle il più possibile nei dettagli.

domenica 14 ottobre 2012

Il mio Vajont, di Paolo Cossi e Marco Pugliese

Se sono andata al Festival di Komikazen (leggi qui le sensazioni) è perché ho saputo sul suo blog (clicca qui) che sarebbe venuto a Ravenna per presentare il suo primo graphic novel in veste di disegnatore al Komikazen.
Sto parlando di Marco Pugliese, mio carissimo e prezioso amico con il quale ho condiviso il primo anno di Accademia. Infatti l'ho conosciuto lì.
E' stata l'occasione anche di prendere Il mio Vajont (così si chiama) e di leggerlo.
Marco realizza i disegni mentre Paolo Cossi è sceneggiatore.



Innanzitutto il titolo. Il mio Vajont. Il mio.
Con un titolo così si fa presagire il fatto che si tratterà di una storia personale, una storia che appartiene a quel "mio".
Infatti aprendo il libro si trova un'introduzione (questa volta con disegni di Paolo Cossi) che piano piano ci porta a una voce che ancora decide di non farsi vedere. E' una voce che non appartiene solo a quell'uomo, ma anche a quel piccolo paese ovvero Erto.

Komikazen 2012

locandina di Shout (Alessandro Gottardo)

Anche se sono di Ravenna, questo è il primo anno che sono andata al Komikazen, il festival internazionale del fumetto di realtà giunto alla sua ottava edizione. Il motivo lo spiegherò nel prossimo post (guarda qui) Quello che voglio scrivere qui sono state le mie sensazioni.
Devo dire che, per quanto mi riguarda, io mi sono trovata benissimo: era quasi tutto in un clima di festa, di giovialità dove non importava se avevi pubblicato il tuo primo graphic novel o invece eri affermato anche a livello internazionale, ma anche dove non importava se sei un semplice lettore o altro ancora.
Le parole scorrevano in libertà, cristalline, e così ho avuto modo di conoscere il fumettista Paolo Cossi (con degli occhi così azzurri e anche un po' stralunati che si fanno ricordare: sembra davvero di un altro mondo), di parlare con Paolo Bacilieri (che mi si è presentato all'inizio semplicemente con "Paolo" e solo dopo ho capito di chi si trattasse), Tuono Pettinato (una persona che al solo vederla ti fa venire simpatia) e Giuseppe Palumbo (con il basco mi ricordava un pittore francese) e di reincontrare Davide Reviati, persona deliziosa e autore de Morti di sonno.
A Giuseppe Palumbo e Tuono Pettinato ho fatto vedere dei miei schizzi e loro sono stati davvero cortesi. Mi hanno detto di continuare. Ho spiegato loro che alcuni disegni facevano parte del mondo di Aulonia, il mio secondo blog. Inoltre sono stata lì a vedere Palumbo e Cossi che facevano dei disegni come dediche e cercavo di catturare con gli occhi ogni movimento della mano. Infine ho chiesto che tipo di pennino hanno usato. E' lo stesso e si chiama Pentel brush. Chissà se lo trovo.
Beh, che altro dire... Sono stata davvero felice.


una foto che ho fatto alla terrazza del MAR (Museo d'Arte di Ravenna)
Quelli che vedete sono i giardini pubblici



mercoledì 10 ottobre 2012

11 ottobre: Giornata mondiale per la difesa delle bambine


Leggendo questo blog (clicca qui) vengo a sapere che domani è la Giornata mondiale per le bambine, per la loro difesa da violenze e abusi di ogni tipo, da ogni tipo di mercato. Se leggete il link che ho inserito leggere alcuni dati.
Visto che il tema del bambino mi è molto caro (soprattutto la sua difesa) ho voluto realizzare il disegno e poi il video.
So bene che non è un video facile ma le violenze crescono nel silenzio. Vogliamo aggiungere altro silenzio?!

La ninna nanna è Stella stellina in una delle tante versioni. Perché ho messo questa? E' l'unica ninna nanna che conosco.




musica: Demon Child dei Two Steps from Hell

sabato 6 ottobre 2012

Rurouni Kenshin, il film live

Stanotte ho avuto un attimo di iperventilazione, il mouse andava su e giù ed ero tutta in fibrillazione (oddio, non starò diventando bimbaminkia?!) perché ho visto il trailer del film di Rurouni Kenshin ovvero Kenshin, il samurai vagabondo!!!








venerdì 5 ottobre 2012

Imparare dalla Natura

E' un discorso che ho affrontato più volte, ma che non mi stancherò mai di ripetere: nonostante la nostra vita diventi sempre più computerizzata, non bisogna dimenticare che siamo creature di carne, creature reali, che tutto è quello che è là fuori, lo si può trovare dentro di sé, che diverse forme ricorrono continue...







Non è mai tardi per imparare dalla Natura.

giovedì 4 ottobre 2012

Le mani all'opera


Sono affascinata dal lavoro delle mani. A volte mi è capitato di fotografare, di filmare artisti, lavoratori che usano le mani e spesso mi sono concentrata in essi: è come se danzassero.
La minuziosità del lavoro, i movimenti quasi impercettibili... sono motivi di grande interesse e spesso osservo le mie stesse mani al lavoro.
Forse vi può sembrare strano, ma a volte penso che siano loro ad agire e non io. Non sono io a comandarle, no di certo.
Ecco le mani di una mia carissima amica.




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