domenica 16 giugno 2013

Io e la mia voce





Qualche tempo fa avevo postato un video dove in uno spettacolo teatrale  della non-scuola cantavo la prima canzone di Ursula (clicca qui). Ebbene avevo anche detto che in quel video ho solo cantato una minima parte (ovviamente per esigenze dovute allo spettacolo) perché fa parte del mio "repertorio" (più che altro mi piace farlo) il dialogo tra Ariel e Ursula e anche le due canzoni ovvero fino alla trasformazione della Sirenetta in umana.





Ovviamente rispetto il testo, ma l'intonazione, il modo di esprimermi (tranne alcuni passaggi che li ho tenuti fissi) non solo diversi da come si sente nel film, ma anche ogni volta è una cosa diversa. Non c'è niente di prestabilito solo che io mi muovo libera tra le persone e diciamo che loro sono in mio potere: non sanno cosa aspettarsi e un'inquietudine si aggira tra chi mi assiste, ma c'è anche del divertimento come potete sentire a un certo punto.

La voce è come una sorgente alla quale attingo. A volte è impetuosa, a volte calma, a volte non lascia scampo, a volte è timorosa.
La voce inoltre modella anche il tuo modo di stare.
Bisogna solo lasciarla libera di scorrere dentro il tuo corpo per mostrarne la piena potenza.

Alla fine tutti rimangono meravigliati da come riesco a gestire la mia voce (basta pensare anche a questo video nel quale interpreto Maria Callas) e io li ringrazio sempre.
Così quando mi chiedono se ho fatto qualcosa, se ho studiato teatro rispondo che ho fatto dei laboratori teatrali della non-scuola e che quando ero bambina inventavo delle storie e io interpretavo tutti i personaggi cambiando a loro la voce.
La cosa poi più divertente è che chi non mi conosce e non ha mai visto niente di mio, crede che io sia una personcina talmente a bene con la vocina sottile e molto timida. 



Ebbene, sono un paradosso continuo. 
E sapete una cosa? Mi va benissimo.

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