giovedì 1 ottobre 2015

Concorso di scrittura su Aulonia: il finale


Aulonia vi ringrazia ;)



E alla fine eccoci all'esito finale del concorso di scrittura su Aulonia per il raggiungimento delle 10.000 visualizzazioni.
Ricordo che la richiesta era di scrivere il seguito all'ultimo post del mio secondo blog ovvero Una nuova partenza.
Il post vincitore sarebbe poi stato il post successivo.
Non chiedevo una cosa da poco perché non si tratta solo di immaginare un seguito, ma anche che sia in linea con tutto il resto.
Inoltre pensando a quello che era stato scritto, mi immaginavo il post successivo.
Ma di cosa stiamo parlando? 
Allora, soprattutto lo spiego per chi non lo ha presente, abbiamo qui Zoe, ovvero Aulonia in veste umana senza nessuna memoria di ciò che era, in casa sua, sprofondata nel suo letto. Sua madre la chiama e così Zoe vede poi accanto a sua madre una donna anziana mai vista prima.
Infine scopre che questa signora è venuta a prenderla.


Ecco. Questa è la fine. Fino a poco fa.
Quindi, come è stato proseguito poi?
Ci sono stati 3 partecipanti ed eccoli qua nell'ordine in cui mi sono arrivati.




di Romina Tamerici (questo il suo blog)


Il tempo per guardare indietro non esiste. 
Mai.
Ma andare avanti è difficile, a volte. 

E ogni cambiamento è un salto nel vuoto, più o meno drastico, più o meno doloroso. 

Lasciare la stabilità momentanea per seguire un'estranea è del tutto folle, ma una strana sensazione sembra ricordare a Zoe che è tempo di avere delle risposte. E quindi bisogna cercarle. Ma risposte a cosa? A quali domande?


Tessendo i fili dei suoi pensieri, Zoe non sa se essere impaurita o felice per quella nuova avventura, ma tenendo in una mano la piccola valigia scura, si avvia verso l'anziana che è venuta a prenderla. 


Lei le protende la mano e Zoe l'afferra. La sensazione della pelle rugosa a contatto con la sua così giovane la pervade fin nella sua profonda essenza. 



Sì, è l'inizio di qualcosa di nuovo. 

Eppure la sensazione è quella di un ritorno.

Strano, perché il tempo per guardare indietro non esiste. 







di Daniele Riva (questo il suo blog)


“Sono pronta”


Zoe prende lo zaino e un pensiero le attraversa la mente. Una visione, piuttosto. Ma confusa, come se fosse costituita da tante tessere di mosaico che non combaciano perfettamente.

Una luce alabastrina. Un lago smeraldino.

“Andiamo” dice la donna anziana e la visione scompare come succede nella fiabe che Zoe ama leggere. Inafferrabile. Eppure qualche cosa le rimane nell’inconscio. Forse riuscirà a ricordare un giorno.


La casa della donna è un piccolo villino nel verde. Nel crepuscolo sembra quasi galleggiare come una ninfea dal fiore rosa. Nel lago vicino nuotano cigni bianchi e Zoe si sente invadere da un senso di purezza.


La donna apre la porta, le stanze della casa prendono luce da grandi antiche vetrate: l’effetto è quello di un acquario dove anziché nell’acqua si nuoti nella luce. Una luce dorata e lattiginosa in cui la coscienza sembra perdersi e il tempo rallentare. È soltanto il tramonto che va ormai svanendo: il sole precipitato tinge di riflesso il villino. Quando la donna si china per accendere il fuoco nel camino, Zoe riesce finalmente a sputare la domanda che non era riuscita a fare: “Chi sei?”






di Iolanda Romano (questo il suo blog)


Zoe decise di seguire l'anziana donna, andando incontro al suo destino, piena di angoscia, poiché non sapeva cosa l'attendeva.
Amava sua madre, ed ovviamente si preoccupava per lei, ma dentro di sé sapeva che le sue esitazioni non erano dovute tanto al destino che aspettava la madre, una volta che l'avrebbe "abbandonata": era sempre stata una donna forte e se la sarebbe cavata benissimo anche senza di lei. 

Non era il destino della madre a preoccuparla tanto, ma il suo: abbandonare quella casa, che era sempre stato il suo nido, sua madre, che le era sempre stata di conforto, e gettarsi a capofitto in quell'avventura, che non pareva proprio partire col piede giusto. 

Molti amano le novità, i viaggi, le avventure , ma lei no, no di certo: forse a parole si lamentava della sua vita monotona, ma in fondo al suo cuore amava il suo rifugio, e le avventure, beh, le bastava leggerle nei libri o viverle nella sua mente, non aveva mai sentito l'esigenza di viverle di persona.

Ma ora non c'era più tempo: doveva andare. La voce che la chiamava era inquietante e perentoria, e sentiva che doveva obbedirle. 

Anche stavolta,sentiva di non essere padrona della sua vita, sentiva che stava andando incontro all'ignoto non perché lo volesse, ma perché, in qualche modo, era stata chiamata e DOVEVA rispondere.
"Forse è così che deve andare.." Disse tra sé sollevando le spalle.
Raccolse la sua roba, diede un bacio alla madre e si avviò verso l'uscio, dove l'anziana donna l'attendeva.
"Era ora: credevo ti saresti tirata indietro"
"Stavolta NO." replicò Zoe.






E' stata una scelta difficile e sappiate che non ho fatto preferenze per uno o per un altro ma alla fine ho deciso.
Il motivo? Questo è uno dei passaggi fondamentali, uno di quelli che possono sconvolgere la vita di qualcuno.
Mi è piaciuta la delicatezza nella narrazione e anche la sospensione come se ci fosse il tempo per pregustare l'attesa e il non sapere dove si andrà.

Qual è lo scritto che ho scelto? Beh, per scoprirlo andate qui nel blog di Aulonia :)


Ringrazio enormemente anche gli altri due blogger che hanno voluto partecipare e siate pur certo che i miei ringraziamenti non sono convenevoli
Inoltre ringrazio tutti quelli che, anche non partecipando al concorso, hanno voluto condividerlo come hanno potuto.
Ci sono stati anche quelli che avevano pensato di partecipare, ma per un motivo non ce l'hanno fatto. Anche a loro va il mio sentito grazie.
Inoltre, con mia grande sorpresa, mi è arrivata un'e-mail sull'iniziativa di "Disegna Aulonia a modo tuo" con questo disegno di Gilda Profeti. 
Dire che mi ha commosso è poco. E' da quando ho voluto prolungare l'iniziativa che non mi era arrivato niente e spero tanto che questo non sia l'ultimo.
Godetevi questo prezioso contributo.




Come suo pensiero allego ciò che mi ha scritto nell'e-mail: Mi è piaciuta molto la tua storia e i temi trattati, te lo dico da scrittrice (eeeh, scribacchiatrice più che altro :D ) e ho voluto rappresentarla mentre districa fili, non propriamente bambina, in un universo non esattamente idilliaco.


Quindi grazie a tutti voi, alla vostra generosità e spero che continui, che voi continuiate a seguire la storia di Aulonia, questa mia piccola creatura alla quale io voglio un'immensità di bene.
E poi chissà quale sarà il prossimo concorso. Chi lo sa :)
Un bacio sia da parte mia che da Aulonia.

5 commenti:

  1. Da quando sono arrivati altri partecipanti ero convinta che non avrei più vinto e invece... grazie mille! Mi fa molto piacere, anche perché gli altri testi erano molto belli!

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    Risposte
    1. Immagino che sarai rimasta molto sorpresa :)

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    2. Ho pensato di scriverci un brevissimo post: http://tamerici-romina.blogspot.it/2015/10/ritorno-il-mio-capitolo-per-aulonia-concorso.html

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  2. Sai che anche a me sarebbe piaciuto provarci, purtroppo il tempo è tiranno e la mia conoscenza di Aulonia per ora è rimasta superficiale...
    Ho comunque letto con curiosità questi tre finali, ognuno contiene qualcosa di interessante e quello che hai scelto è quello che avrei scelto anche io! Mi piace molto sia quello che dice che come lo dice. :-)

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    Risposte
    1. Tu sei una delle persone che ringrazio per aver condiviso questo mio concorso e sappi che sei sempre la benvenuta nel mondo di Aulonia se vorrai approfondire la sua conoscenza.

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Grazie per i commenti

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